Lo psicologo scolastico
Cosa cambia dopo la proposta di legge
Nelle scuole, tra gli studenti si può constatare un’incapacità e grande difficoltà di porsi degli obiettivi a breve e lungo termine che richiedono impegno e costanza. Proprio per questi motivi e per altri che stanno insorgendo giorno dopo giorno la psicologia nella scuola è sempre più necessaria non solo per i ragazzi ma anche per la rete di professionisti con i quali entrano in contatto ogni giorno.
Finalmente dallo scorso settembre lo psicologo scolastico ha visto riconosciuto la sua importanza ed ha assunto una connotazione definitiva all’interno dell’istituzione scolastica ricevendo una qualificazione più specifica ed un posizionamento adeguato rispetto al servizio che è in grado di offrire, abbandonando i pregiudizi che per decenni hanno accompagnato questa figura professionale.
Occuparsi del mondo della scuola oggi significa lavorare con costanza e coerenza, ascoltando e cercando un punto di incontro tra idee, esigenze, gravi problemi sociali e carenze educative. Il mondo della scuola ha bisogno sempre più di in iniziative per migliorare le relazioni interpersonali, arginare il malessere scolastico, affiancare e supportare lo studente a orientarsi nel percorso di apprendimento E a superare gli ostacoli che potrebbero insorgere durante gli anni a scuola.
Lo psicologo a scuola rappresenta uno spazio che mette a disposizione dei ragazzi informazioni e consulenze, affianca e sollecita alla soluzione dei problemi scolastici e personali, offre consulenze ai singoli e ai gruppi. Si pone come obiettivo di affiancare bambini e adolescenti durante il percorso di crescita aiutandoli ad adottare un approccio basato sul problem solving e di sviluppare una relazione di fiducia Nei confronti dei protagonisti del sistema scolastico a cui appartengono.
Lo psicologo scolastico vuole essere una risorsa fondamentale che interviene non solo sul singolo ma sui protagonisti dell’ambiente scolastico ovvero gli studenti, i docenti e le famiglie mettendo in campo e fornendo delle strategie efficaci nel perseguimento degli obiettivi educativi e orientativi. Questo approccio si fonda sul presupposto che bisogna lavorare su tutti i protagonisti dell’organizzazione scolastica per migliorare il processo di relazione, insegnamento e apprendimento.
È necessario che si attivi un lavoro di rete tra le diverse figure educative per intervenire in modo efficace laddove siano presenti delle difficoltà, ma anche in via preventiva per evitare che si creino delle situazioni di disagio. La collaborazione tra i diversi ruoli è importante per avere soluzioni ai diversi problemi.
Andiamo a capire in sintesi quali sono le funzioni dello sportello d’ascolto psicologico a scuola:
Interventi nelle classi
Interventi con i docenti
Partecipazione ad attività di organizzazione scolastica
Interventi con il personale ata
Interventi con i genitori
Come si può notare gli interventi coinvolgono tutti gli attori del sistema scolastico ed è proprio per questo che non si può fare a meno di ribadire l’importanza dell’instaurarsi di uno spirito di fiducia, di collaborazione, di condivisione di ascolto reciproco.
Cosa può fare lo psicologo scolastico?
Come affermato da più parti, l’intervento che lo psicologo mette in atto a scuola può coinvolgere tre differenti aree dell’istituzione, ovvero:
Lo studente. In questo caso lo psicologo è chiamato a prevenire o arginare comportamenti problematici, mancati successi scolastici, problemi di autostima Al fine di migliorare loro adattamento scolastico e il loro profitto. Lo psicologo si impegna ad identificare i casi atipici, a fornire assistenza agli alunni in difficoltà e offrire supporto agli insegnanti della classe;
Il sistema educativo. Gli interventi in quest’ambito possono riguardare solo il singolo studente ho lavorare sull’intero gruppo classe. Ma i protagonisti del sistema educativo sono anche ai docenti e come tali possono usufruire dei servizi dello psicologo scolastico ad esempio per migliorare la comunicazione tra colleghi e identificare le fonti di stress organizzativo per permetterne la riduzione;
La famiglia. L’intervento psicologico scolastico però non si ferma solo tra le mura della scuola ma piuttosto va oltre, infatti risponde anche alle richieste su tematiche che coinvolgono le famiglie degli alunni come, ad esempio, per agevolare la comunicazione e la collaborazione educativa fra la scuola e la famiglia.
Le strategie più utilizzate dallo psicologo scolastico
Lo psicologo scolastico può dare una valutazione sulle difficoltà di apprendimento, l’adattamento dei curricoli, sui problemi di comportamento, offrire un supporto psicologico al personale scolastico, agli studenti e ai genitori. Un altro ruolo che viene riconosciuto allo psicologo scolastico è quello di dare una formazione adeguata agli insegnanti che si trovano ad affrontare giornalmente problemi di entità psicologica dei propri studenti.
Il lavoro può differenziarsi in base alle fasce di età dei soggetti che chiedono il supporto dello psicologo. Se ci soffermiamo sul lavoro dello psicologo scolastico nella scuola dell’infanzia e primaria possiamo soffermarci sul lavoro di prevenzione per un’individuazione precoce del problema, se invece stiamo parlando di scuola secondaria i problemi più rilevati sono quelli di orientamento, problemi comportamentali, l’abbandono scolastico, le violenze, le difficoltà legate all’adolescenza.
Possiamo definire questa figura come uno strumento che la scuola può utilizzare per agevolare lo sviluppo personale sociale degli allievi Come incentivo nel raggiungimento dei propri obiettivi formativi, aiutando l’individuo a mantenere uno stato di benessere nel contesto scolastico.
La metodologia che viene utilizzata con più frequenza e con la quale si sono rilevati dei progressi notevoli è sicuramente l’educazione socio affettiva, finalizzata al potenziamento delle proprie risorse e allo sviluppo di competenze sociali nuove. Questo intervento agevola la comunicazione tra i membri, promuove la cooperazione la solidarietà, il rispetto dell’altro, riconoscendo e accettando le differenze di ognuno.
L’educazione socio affettiva non viene utilizzata solo con i ragazzi ma anche per la formazione degli insegnanti, ad esempio attraverso il “metodo Gordon”, ideato da Edwin E. Gordon ricercatore, autore e professore presso la South Carolina University. Questo intervento si basa sullo studio tutti hanno un’attitudine musicale, ovvero la capacità di apprendimento musicale, sin dalla nascita, che varia di persona in persona e si pone come obiettivo di promuovere un’efficacia relazione tra i docenti e gli studenti.
Quando si parla di educazione socio affettiva spesso viene annoverato tra i metodi più efficaci il “Circle Time” o anche definito tempo del cerchio. Questo è un intervento utilizzato spesso con il gruppo classe, mirato a migliorare la relazione tra gli alunni e la loro conoscenza reciproca.
Lo psicologo scolastico utilizza l’educazione socio affettiva per:
Favorire il benessere psicofisico dei docenti e degli studenti;
Stimolare la motivazione a raggiungimento degli obiettivi didattici e l’autostima degli studenti;
Promuovere la cooperazione tra scuola e famiglia;
Accompagnare l’alunno, che si trova davanti ad una scelta relativa al percorso scolastico o professionale, in un processo di orientamento;
Costruire un ambiente pronto a prevenire il disagio evolutivo e l’abbandono scolastico.