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Disturbi specifici dell’apprendimento: cosa sono e come gestirli

Disturbi specifici dell’apprendimento
Disturbi specifici dell’apprendimento: cosa sono e come gestirli

Tempo di Lettura: 6 Min

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Publish Date: 20 March 2022

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Updated Date: 27 March 2022

| Giusy Margiotta
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I disturbi specifici di apprendimento coinvolgono circa 2 milioni di italiani tra adulti, ragazzi e bambini. Questo significa che circa il 3-4% degli studenti affrontano la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia. Secondo queste ricerche è altamente probabile trovare un bambino o un ragazzo che manifesti una considerevole difficoltà negli ambiti della lettura, del calcolo e della scrittura in quasi tutte le classi.
Indice:

# Disturbi specifici dell’apprendimento: cosa sono e come gestirli

Alunno DSA: cosa significa?

DSA vuol dire disturbo specifico dell’apprendimento ed è Riconducibile ad un disturbo di carattere:

  • Innato, le cui caratteristiche si hanno dalla nascita e che rendono difficoltoso leggere, scrivere, ricordare i giorni della settimana, i mesi dell’anno e imparare a leggere l’orologio

  • Neurobiologico, in quanto un una persona con DSA ha delle difficoltà in alcuni processi riconducibili al sistema nervoso che rendono più difficile l’apprendimento

  • Specifico, in quanto fa riferimento alla stretta sfera degli apprendimenti, quindi una persona con DSA può avere difficoltà nella lettura scrittura e calcoli

Nell’ultimo decennio il termine DSA è stato molto utilizzato in ambito scolastico ed ha portato a una vera e propria rivoluzione, infatti tutti gli studenti che fino a poco tempo prima venivano colpevolizzati poiché incapaci di apprendere all’interno del sistema scolastico, oggi vengono inquadrati all’interno di una categoria diagnostica ben precisa e, ricevono una serie di aiuti per sfruttare a pieno le proprie capacità e per riuscire ad apprendere come tutti gli altri.

Spesso questo termine viene associato unicamente alla dislessia che tuttavia rappresenta solo una parte dei disturbi specifici dell’apprendimento.

Le persone con disturbo specifico dell’apprendimento non hanno una difficoltà cognitiva generale, quindi non hanno una disabilità intellettiva. Allo stesso modo le difficoltà di apprendimento non riguardano deficit sensoriali, difficoltà emotiva, svantaggio sociale o la mancata scolarizzazione.

DSA: quali sono?

Come accennato in precedenza il DSA può riguardare diverse aree dell’apprendimento, diciamo che buona parte del classificazione ogni diagnostiche divide i DSA in almeno quattro disturbi specifici:

  • La dislessia, sicuramente il disturbo più studiato che causa difficoltà nell’apprendimento e nell automatizzazione della lettura che si traduce in difficoltà riguardanti il numero di errori che si commettono quando si legge e anche una certa lentezza. Sulle cause neurologiche della dislessia sono stati sviluppati numerosi modelli, uno dei modelli più accreditati è il modello a due vie il quale specifica che la lettura può avvenire in due processi diversi:

  • Il processo fonologico nel quale si legge lettera per lettera e poi si mette insieme

  • Il processo lessicale nel quale si riconosce la parola a colpo d’occhio in questo caso è collegato anche il recupero immediato del significato della parola detta.

Un deficit in una via rispetto ad un’altra può portare a tre tipi di dislessia diverse:

Il deficit nella via fonologica quindi nella codifica della parola lettera per lettera porta più difficoltà nelle parole nuove e lunghe punto

Il deficit nella via lessicale non permette la lettura a colpo d’occhio quindi non ci sono i vantaggi della lettura di parole già conosciute

Una difficoltà nella via dell’ iperlessia Guarda una difficoltà nell’accesso del significato

Per quanto riguarda le difficoltà nell’espressione scritta abbiamo due disturbi ben distinti:

  • La disortografia che si traduce nella difficoltà di scrivere nel modo corretto che riguarda gli errori commessi è la lentezza ma non riguarda la qualità della grafia che potrebbe essere anche molto bella nonostante gli errori

  • La disgrafia è un disturbo che si manifesta con una difficoltà nell’abilità motoria della scrittura che può risultare lenta e poco illeggibile. Al contrario della disortografia, il disgrafico potrebbe scrivere in un italiano corretto ma con una grafia illeggibile.

  • La discalculia che rende più difficile operare con i numeri, imparare a fare calcoli e ricordare le tabelline. Essa presenta un disturbo complesso su cui tuttora non vi è consenso teorico assoluto ma vi è tuttavia possibile Identificare due tipi di difficoltà riscontrabili:

Di tipo esecutivo quindi difficoltà nella procedura di calcolo, lettura, scrittura e incolonnamento dei numeri

Difficoltà della comprensione più profonda del numero, quindi la difficoltà di utilizzare strategie di calcolo e di confrontare due quantità a colpo d’occhio

È bene ricordare che spesso sono presenti anche più disturbi dell’apprendimento contemporaneamente è che questi possono avere cause neurobiologiche simili, ad esempio il modello a due vie spiega molto bene sia alcune situazioni di dislessia che disortografia oppure un deficit visuo spaziale può Può portare la difficoltà di lettura di un testo ma anche all’incolonnamento dei numeri.

Diagnosi DSA

Per poter affrontare la fase di diagnosi dei disturbi specifici dell’apprendimento lo studente deve essere già andato a scuola per un periodo di tempo, questo è stato ben specificato nella conferenza consensus del 2007 che ha definito i vari aspetti per disturbo specifico dell’apprendimento. Quindi le diagnosi di dislessia e disortografia si possono fare solo alla fine della seconda elementare fare o inizio del terzo anno mentre la discalculia prevede almeno tre anni di scolarizzazione.

Uno psicologo o uno psichiatra possono utilizzare vari strumenti diagnostici per identificare il disturbo, ci sono veri e proprie batterie di test (BDE, BDA) che indagano gli aspetti di ciascun di DSA.

Un ultimo aspetto fondamentale della diagnosi e l’esclusione di alcuni fattori come le difficoltà emotive e sociali, i deficit sensoriali e soprattutto la disabilità intellettiva. Queste problematiche possono chiaramente riportare delle difficoltà scolastiche ma non sono veri e propri disturbi specifici degli dell’apprendimento che necessitano di un sostegno di tipo differente.

DSA legge 170

Con la legge 170 del 2010 si sono stabilite delle norme di intervento per DSA in classe che prevedono delle misure atte ad aiutare lo studente a far leva sulle proprie capacità compensando le difficoltà specifiche date dal disturbo.

Fondamentalmente si tratta di due tipi di aiuto ovvero:

  • Le misure compensative che riguardano alcuni strumenti che lo studente può utilizzare per far fronte alle proprie difficoltà specifiche per esempio l’audio lettura o la calcolatrice

  • Le misure dispensative riguardano invece il dispensare lo studente da alcuni compiti come il leggere ad alta voce in classe

Queste misure saranno motivate dal tipo di diagnosi e dagli osservazione dell’equipe scolastica che dovrà redigere un PDP o piano didattico personalizzato per lo studente che specifichi le misure prese e le motivazioni di tale misure perché ogni studente è diverso e necessita di un piano che risponda alle proprie esigenze.

È bene ricordare che il diploma dello studente con DSA è identico a tutti gli altri studenti virgola in quanto affrontano gli stessi argomenti, fanno le stesse verifiche e raggiungono gli stessi obiettivi con la differenza che lo studente DSA deve apprendere in modo diverso benché perché carente in alcuni processi specifici ma essendo intelligente al pari degli altri il suo perché il suo percorso di studi vale quanto è quello degli altri ed è riconosciuta a livello statale al pari di quello degli altri

Ricorda:

  • Le persone con DSA sono intelligenti

  • I DSA sono caratteristiche con cui si nasce

  • Avere un PDP non significa essere avvantaggiati rispetto agli altri ma essere alla pari con gli altri

  • Non esiste cura per i DSA perché non sono malattie

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